Teenagers@Covo.

Un anno fa andai a vedere i Teenagers e dopo sei canzoni me ne andai, non perché facevano schifo, piuttosto per qualche problema tecnico da parte di amici: bastò una chiamata di un’amica per farmi scappare, quasi nel vero senso della parola, dal Covo.

Pensavo, ormai ieri, di vedermi un concerto al completo dei Teenagers: l’ho visto tutto il concerto, dalle 23.20 alle 24, ma 40 minuti di performance non sono il massimo poiché mi aspettavo un po’ di più, almeno un’oretta.

La scaletta è breve ma almeno i Teenagers sono coinvolgenti: sono i soliti ragazzini ma questa volta si presentano al Covo più preparati e meno timidi.
Il cantante fa di tutto, anche parlare il più possibile in italiano, per coinvolgere groupies, ragazzine e pubblico in generale: e ci riesce, eccome. Questo ragazzo scende dal palco con estrema tranquillità e senza paura, mentre qualche persona inizia a sbavare poiché si ritrova a livello-ascella del cantante che è un ottimo intrattenitore, fa cantare e ballare anche chi certe canzoncine indie-pop, molto pop, non le balla da tanto tempo.
Le canzoni sono semplici, spensierate e i sound in esse sembrano sottolineare il periodo dell’adolescenza: niente è complicato, tutto scorre e viene percepito facilmente da chi ascolta\canta\tarantola\cerca-di-limonarsi-il-cantante\sniffa-l’ascella-del-cantante e via dicendo.

Un concerto carino, peccato che sia durato poco, di una band veramente carina, non esteticamente parlando ma musicalmente sì, che in fin dei conti sta crescendo proprio grazie a questa semplicità, armonia e spensieratezza in musica.

Il resto lo troverete su RadioNation tra qualche ora, spero.

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