Panic on the streets of Modena \ Liebster Award

Questa sera di musica ce n’è poca.

Come potete notare parlo poco di nuovi album in uscita e mi dedico di più ai live report, sempre più soggettivi e scritti con una certa ansia: ahimé la passione per la scrittura sta un po’ svanendo, ma voglio credere che sia solo colpa del Binge, dello stress universitario e del fatto che non riesca a viaggiare tanto come vorrei.

Dopo questa premessa, ho deciso di tirare un po’ su il blog facendo questo piacevole questionario (ho letto 3 domande e sono già in crisi) segnalatomi da Valeria. E grazie a Valeria proprio per questa nomina (meglio questa rispetto a quella di facebook in cui ci si sfonda di alcool).

liebsteraward-1

Il regolamento:

1) Ringraziare chi ti ha nominato.

2) Rispondere alle 10 domande rivolte insieme alla nomina.

3) Nominare altri 10 blog con meno di 200 followers e rivolgere loro 10 domande (seguo alcuni blog con più di 200 followers, quindi pazienza).

1) Il primo amore, ovvero il primo libro/film/canzone di cui ti sei trovato/a perdutamente innamorato/a.

Libro: Norwegian Wood (Tokyo Blues) di Haruki Murakami
Film: “A qualcuno piace caldo” di Wilder a pari merito con “I Vitelloni” di Fellini.
Canzone: “Something” dei Beatles (ansia)

2) L’ultimo libro che hai letto/film che hai visto/album che hai ascoltato.

Libro: “La pioggia prima che cada” J. Coe
Film: “This is England”: pochi minuti fa, di nuovo
Album: “Everyday Robots” di Damon Albarn

3) 3 film o registi che secondo te hanno cambiato il cinema negli ultimi 20 anni.

Vado sui registi: Quentin Tarantino, i fratelli Coen, Wes Anderson (Lars Von Trier e Tim burton).

4) 3 libri o autori che secondo te hanno segnato un pezzo di storia della letteratura negli ultimi 20 anni.

Autori: Hornby, Coe, Welsh.

5) 3 album o canzoni che secondo te hanno segnato un pezzo di storia della musica negli ultimi 20 anni.

Album.

“Blur” – Blur
“Turn on the Bright Lights” – Interpol
“Different Class” – Pulp

6) Il concerto più bello della tua vita.

Blur @ Hyde Park \ 2012

7) Chi vorresti incontrare? Un regista, un musicista e un autore con cui vorresti fare quattro chiacchiere di persona.

Regista: Quentin Tarantino
Musicista: Steven Patrick Morrissey
Autore: Haruki Murakami

8) Cover e remake. Cosa ne pensi?

C’è chi ci riesce e chi no.

9) Cinema o dvd?

Cinema

10) Qualcosa che vorresti ti chiedessero – e relativa risposta

“Vuoi un calice di Weissburgunder?”
-“Ovvio”.

Nomino:

1. Hodimenticatoqualcosa

2. FardRock

3. RestoVaghissimo

4. I più grandi in assoluto Teatrino degli Errori

5. IlNegoziante

6. Larockeuse

7. Rrrollingturtle

8. Fizzyballerinas

9. Dayofflondra

10.Roundmount

Domande

1. Mods o Rockers?

2. Citazione preferita (da canzone-libro-film)?

3. Le 3 migliori band degli ultimi 20 anni?

4. Concerto intimo o festival?

5. Vino o birra?

6. Miglior frontman di una band degli ultimi 10 anni?

7. Peggior album mai ascoltato?

8. Il prossimo artista che non arriva vivo ai 28 anni?

9. 3 registi preferiti?

10. Quanto Tavernello si è bevuto Andrea Pirlo in questo spot? http://www.youtube.com/watch?v=fQlEqL3WK_0

It’s hard to get around the wind

Aspettavo un album che mi colpisse davvero tanto prima di publicare un altro post sul blog. Aspettavo il leak del nuovo album degli Strokes e sperare di poter parlare a ruota libera, peggio di una groupie logorroica e infoiata che si strappa i capelli, di “Angles”… MA il quarto lavoro di Jules e compagni non mi ha lasciato niente, solo una brutta sensazione: tristezza a palate, citando Mariottide, perché io amo gli Strokes e questo “Angles” mi sà di album veloce, poco pensato e alla “cazzo di cane”, come se la band volesse dire “abbiamo realizzato quest’album giusto perché i fan insistono, a noi servono i soldi, ma se potessimo, vorremmo solo scannarci a vicenda e fare roba da solisti”.

L’ Ep di cui voglio parlare mi ha fatto l’effetto contrario di “Angles” (tristezza a palate solo a nominarlo) e si tratta di “Submarine” di Alex Turner, meglio conosciuto come frontman degli Arctic Monkeys, Last Shadow Puppets e fidanzato di Alexa Chung.
Alex Turner ha realizzato la colonna sonora di questo film, che uscirà il 18marzo nelle sale cinematografiche, e non avrei mai pensato che l’ex ometto brufoloso – senza peli sotto le ascelle – ventenne potesse interpretare un ep, di sei tracce, così intenso e di ottima qualità.

La prima cosa da dire di questo “Submarine” è quello del dimenticarsi di Alex nel contesto Arctic Monkeys e Last Shadow Puppets, giusto “Stuck on the puzzle” ricorda leggermente la “Cornerstone” delle Scimmie.
“Submarine” è un lavoretto Pop molto semplice, ma di cui ci si innamora all’istante e al primo ascolto: Alex Turner, in versione solista, mostra il suo lato da romantico e da uomo maturo, sia in campo musicale che non.

Le sei tracce, che costituiscono l’ep, sono classiche, per quanto riguarda l’aspetto delle melodie e del cantato Pop, delicate, genuine e immediate: questi brani scorrono via velocemente, ma lasciano a chi le ascolta una sensazione di dolcezza e di serenità.
Tanti applausi, dunque, per Alex versione solista, che non inserisce tracce di folk e simili in questo ep (non ne posso più dell’indie folk e simili, davvero!).

Tracklist

‘Stuck On The Puzzle (Intro)’
‘Hiding Tonight’
‘Glass In The Park’
‘It’s Hard To Get Around The Wind’
‘Stuck On The Puzzle’
‘Piledriver Waltz’